16 gennaio 2014

Alleviare povertà e diseguaglianza: la politica fiscale aiuta

A volte gli economisti si pongono domande apparentemente retoriche. Ma è una questione di metodo scientifico...

Prendiamo il caso degli effetti delle politiche fiscali - tassazione, spesa pubblica, trasferimenti - sul livello di diseguaglianza dei redditi e di povertà in un paese. L'uomo della strada o la proverbiale casalinga hanno più di un sospetto che interventi espansivi su tutti questi strumenti possano contribuire ad alleviare quei problemi. Fino a poco tempo fa mancavano però misurazioni concrete e robuste degli effetti delle politiche fiscali su misure standard di diseguaglianza e povertà.

In uno studio appena concluso con Simone Salotti (Oxford Brookes University), abbiamo analizzato un dataset composito di dati su 20 economie avanzate lungo i passati quattro decenni. Abbiamo valutato gli effetti redistributivi della spesa pubblica, del debito e di altri indicatori fiscali, impiegando diverse misure di diseguaglianza dei redditi e tenendo conto di varie complicazioni metodologiche. Tenete conto che per la maggior parte dei paesi emerge per gli ultimi due decenni un deciso aumento della diseguaglianza, come si vede dal grafico in basso (click per ingrandire).



Il nostro risultato più importante è che un maggiore attivismo espansivo della politica fiscale risulta associato con una distribuzione del reddito più equa non solo nei suoi strati medi e bassi, ma anche rispetto ai redditi più elevati. Nella maggior parte dei casi la spesa pubblica per beni e consumi si rivela uno strumento efficace a fini redistributivi.

Mille implicazioni, tra cui la previsione che le politiche di risanamento fiscale in corso in alcuni paesi potrebbero peggiorare la distribuzione del reddito in misura considerevole... In aggiunta a quanto la crisi economica sta probabilmente già facendo.